sabato 29 agosto 2009

Il Prc sardo e le elezioni provinciali



PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA SARDEGNA

COMUNICATO STAMPA

Cagliari, 28 agosto 2009.


La Sardegna si appresta ad affrontare una importante tornata elettorale che coinvolgerà tutte le sue province e alcune sue importanti città delineando un nuovo quadro politico di rilievo regionale. Questa fondamentale scadenza avviene in un contesto drammatico segnato dalla desertificazione industriale ed economica della nostra isola, aggravata dalla comprovata incapacità della giunta Cappellacci ad assolvere il suo ruolo, al di là della sistematica occupazione e lottizzazione delle funzioni di sottogoverno e delle amministrazioni pubbliche secondo logiche da basso impero democristiano. La Sardegna ha subito in sequenza una serie di schiaffi umilianti da parte del governo Berlusconi, la vergognosa misera entità nei trasferimenti statali prevista in finanziaria è solo l’ennesima dimostrazione della scarsissima considerazione che gode il popolo sardo nelle alte sfere del governo nazionale. In campagna elettorale la promessa era che “La Sardegna sarebbe tornata a sorridere”, in realtà nulla induce all’ilarità e il sentimento più diffuso è di amara costernazione. Occorre una svolta politica a 360 gradi e le forze della sinistra devono concentrare tutte le loro energie e risorse per favorirla. Senza pensare a partiti unici della sinistra in salsa arcobaleno, ma concentrandoci sui contenuti della proposta politica, proponiamo a tutti i soggetti della sinistra e dell’impegno sociale la creazione di un tavolo regionale di confronto, che poi sappia tradursi in concreta analisi e proposta politica nelle province, affinché la sinistra risulti unità in un comune patto di azione a partire dal quale confrontarsi con le altre forze democratiche definendo i termini essenziali della prossima agenda politica. Solo se avremo una sola voce, prima e non dopo le trattative, potremo assumere un ruolo di massima apertura unitaria e insieme di autonomia politico-programmatica delle forze della sinistra, evitando di favorire la nostra marginalizzazione ad opera del PD e quindi la nostra completa subalternità alle scelte da esso compiute. Il Partito della rifondazione insieme al PdCI e a Socialismo 2000 ha costruito per le elezioni europee la lista comunista e anticapitalista, oggi quell’esperienza sta divenendo progetto politico più complessivo. In piena continuità e coerenza con questa strada siamo pronti a metterci in gioco con il preciso proposito di imprimere un cambiamento che porti finalmente all’ordine del giorno alcuni punti per noi essenziali: le questioni del lavoro e gli interessi delle classi popolari; la definizione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile che crei ricchezza dalla salvaguardia ambientale e sbarri la strada palazzinari e speculatori di ogni sorta; l’assunzione di un nuovo metodo di lavoro nelle istituzioni che metta a valore la questione morale come grande risorsa attraverso la quale favorire il riavvicinamento alla politica della società e quindi la partecipazione popolare, non semplicemente ridotta al ruolo passivo della delega attraverso il voto.


Gianni Fresu
Segretario regionale PRC

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