lunedì 17 novembre 2008

L'autoriforma degli studenti

L'autoriforma degli studenti

17 Novembre 2008
AprileOnline.info

Abolizione del "sistema 3+2", delle diverse classi di docenza e del sistema dei crediti formativi; distribuzione dei finanziamenti direttamente ai gruppi di ricerca e non ai cosiddetti 'baroni'; abolizione del numero chiuso e della frequenza obbligatoria; accesso gratuito per cinema, mense, musei e trasporti; minimo salario garantito (1.300 euro) riconosciuto a dottorandi, ricercatori precari e studenti impegnati in stage e tirocini

Duemila studenti, in rappresentanza di 25 atenei e 37 città italiane (Roma, Milano, Torino, Bologna, Pisa, Napoli...) hanno approvato ieri pomeriggio, a "La Sapienza", il "manifesto per l'autoriforma" dell'università. La "riforma dal basso", come la chiamano loro, i ragazzi dell'Onda Anomala. Due giorni di workshop, oltre 100 interventi e assemblee-fiume nei dipartimenti occupati dell'ateneo romano, hanno partorito undici pagine di proposte e 20 punti di programma, da oggi consultabili in rete(www.ateneinrivolta.org).

Eccone alcuni: abolizione del "sistema 3+2", delle diverse classi di docenza e del sistema dei crediti formativi; distribuzione dei finanziamenti direttamente ai gruppi di ricerca e non ai cosiddetti 'baroni'; abolizione del numero chiuso e della frequenza obbligatoria; accesso gratuito per cinema, mense, musei e trasporti; minimo salario garantito (1.300 euro) riconosciuto a dottorandi, ricercatori precari e studenti impegnati in stage e tirocini. Il 'manifesto per l'autoriforma' è stato approvato per acclamazione. Quindi, verso le 18, gli studenti venuti da fuori sono ripartiti in treno, dandosi appuntamento al 28 novembre per una nuova giornata di mobilitazione generale contro la legge 133.

Intanto, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, collegato telefonicamente con il convegno dei Popolari Liberali, ieri a Verona, ha difeso a spada tratta la riforma del suo governo: "È incredibile come la sinistra sia riuscita a ribaltare la realtà di quanto contenuto nel decreto Gelmini e nelle altre nostre proposte per l'università". La Gelmini, dal canto suo, a margine di un convegno di Forza Italia a Rezzato, nel bresciano, ha parlato del governo Berlusconi come di un "esecutivo del cambiamento, per certi versi quasi di sinistra".

Ma gli studenti non si lasciano abbindolare. la due giorni è finita, ma già oggi l'agitazione continua con la Giornata internazionale degli studenti lanciata dal Social Forum mondiale e ripresa da quella del Social forum europeo di Malmo. Riparte dunque l'Onda anche se la didattica prosegue e si troveranno forme parallele di protesta, perché quello che proprio non vogliono questi surfisti con lo zaino in spalla è passare per perditempo, loro che del tempo vogliono riappropriarsi proprio partendo da una nuova idea di istruzione.

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