martedì 20 ottobre 2009

Per la riassunzione di Dante De Angelis


Car* compagn*, (riceviamo e pubblichiamo questa e.mail provveniente dal Dipartimento lavoro del Prc): INSIEME PER L'IMMEDIATA RIASSUNZIONE DI DANTE DE ANGELIS, compagno ferroviere ed RLS.I sindacalisti onesti fanno paura e il licenziamento di Dante è stato un atto intimidatorio contro chiunque voglia svolgere con competenza il proprio ruolo. NOI NON ABBIAMO PAURA DI CONTINUARE A RAPPRESENTARE ONESTAMENTE LE ESIGENZE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI, non siamo disponibili a farci trascinare nella concertazione e nella complicità richiesta dall'accordo di gennaio 2009, e per questo invitiamo tutt* a partecipare al presidio di solidarietà LUNEDI' 26 OTTOBRE, per sostenere Dante e le sue ragioni perchè sono anche le nostre.I dettagli dell'appuntamento sono nella mail che segue.La sicurezza sui luoghi di lavoro non ha prezzo e non è barattabile con nulla.


Saluti comunisti,
daniela cortese
per il comitato 5 aprile per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Solidarietà e sostegno alle lotte degli agricoltori e dei pastori sardi


Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea - Federazione di Cagliari
Dipartimento Lavoro, diritti civili e sociali

Alla Cortese attenzione di
Tutti gli organi di informazione

Cagliari, 20 Ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: governo nazionale e regionale dichiarino lo stato di crisi per il settore agropastorale sardo.

Il Prc della federazione di Cagliari esprime solidarietà e sostegno alle lotte per la sovranità alimentare degli agricoltori e dei pastori sardi del movimento “Altragricoltura”. La mobilitazione regionale partita ieri mattina di fronte alla sede di Equitalia bloccata dalle balle di fieno, è lo specchio delle diseguaglianze esistenti nel mondo agropastorale. La crisi sta distruggendo le piccole aziende sarde, mentre le multinazionali, gli speculatori agroindustriali e le banche aumentano affari e profitti. Il Prc della provincia di Cagliari chiede l’applicazione della legge salva aziende con il blocco delle aste; la risoluzione immediata delle emergenze ambientali; sostegni ai redditi dei lavoratori, una moratoria dei pagamenti e il blocco delle esecuzioni; L’immediata dichiarazione dello stato di crisi per il settore agropastorale.


Rivendicare il diritto alla sovranità alimentare è responsabilità di tutta la società civile. La vera alternativa politica di riforme sociali ed economiche per l’agricoltura deve necessariamente comprendere i diritti dei popoli e delle comunità a scegliere e determinare la produzione, la distribuzione e il consumo del cibo.

Roberto Loddo
Responsabile Dipartimento Lavoro, diritti civili e sociali