venerdì 6 giugno 2008

LA MOZIONE 1 HA LA MAGGIORANZA NEI CPF

FERRERO, PRC: MOZIONE 1, CHE NON E’ LA “MOZIONE FERRERO”, HA LA MAGGIORANZA NEI CPF, IO NON HO CONCEZIONE FEUDALE DEL PARTITO.

Dichiarazione di Paolo Ferrero, esponente del Prc.

“La mozione n. 1, e cioè quella che vede come primo firmatario Maurizio Acerbo e come cofirmatari molti e qualificati esponenti del Prc, tra i quali anche il sottoscritto, ha ottenuto - in molte delle principali città, province e regioni del nostro Paese e all’interno degli organi che si sono finora espressi, e cioè i Comitati politici federali - ottimi e lusinghieri risultati, pari alla maggioranza relativa dei consensi. Così dicono i voti dei Cpf di città come Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Catanzaro, ma anche quelli di città non capoluoghi di regione ma ugualmente importanti come La Spezia, Pisa, Livorno, Grosseto, Viareggio, Modena, Caserta, Taranto, Brindisi.

Per quanto riguarda il sottoscritto, mi limito sommessamente a ribadire che la mozione n.1 è la mozione di tutti, o meglio di molti, nel Prc. Non abbiamo né avremo un candidato-leader alla segreteria perché tali modalità non corrispondono al nostro modo di fare politica. Corrispondono, invece, temo, a una concezione feudale del partito. Ecco perché, per quanto riguarda la mia regione di nascita e residenza, il Piemonte, trovo assurdo applicare la regola medioevale del “cuis regio, eius religio”. La mia regione si è espresso – peraltro solo in parte - nei Comitati politici federali, e continuerà a farlo nei congressi di circolo e federazione, in modo libero e democratico. Come, del resto, mi auguro avvenga anche in tutte le città, paesi e regioni italiane, quando terranno i congressi. Riconosco, tuttavia, che se la mozione congressuale che ho sottoscritto dovesse subire una sonora sconfitta a Pomaretto, dove sono nato, a Chiotti, paesino di 100 anime, dove sono cresciuto, o a Pinerolo, dove vivo e dove torno appena posso, sarei molto contrariato, nei confronti degli amici e dei compagni con i quali sono cresciuto e ho imparato a fare politica. “Valdocomunisti” in testa”. Continua Quì

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