sabato 5 luglio 2008

E' pazzia l'illegalità, proteste contro la faziosità di Liberazione

E' PAZZIA L'ILLEGALITA'

All'anonimo estensore dell'articolo: pazzia è voler rendere legale, a prescindere, ciò che illegale è stato dichiarato.
Se non si vuole essere di parte (ahimè Liberazione da tempo lo è) bisognava innanzitutto pubblicare integralmente il deliberato della Commissione di Garanzia per il Congresso con il quale si motivava la decisione, sentire, perché no, il suo Presidente, oltre a raccogliere come è stato le varie opinioni.
Bisogna essere seri, ne va della credibilità del Partito che vedo essere di poco interesse anche da parte di chi occupa o vorrebbe occupare massime responsabilità.
Bando alla banalità dell'accusa che c'è nel Partito chi non vuole nuovi iscritti (l'anonimo estensore dovrebbe chiedersi il perché di tanto interesse anche dei massimi dirigenti per il tesseramento, solo da giugno 2008 in presenza del Congresso e perché non prima, e soprattutto perché non da anni, dove il tesseramento era considerato dagli stessi parte irrilevante dell'iniziativa politica quasi un "fastidio").
In passato all'epoca della presenza della DC e del PSI protagonisti in previsione dei loro congressi di gonfiamenti di tesseramento, nuovi pacchetti di tessere, ecc. questo comportamento veniva giustamente criticato e ritenuto una modalità clientelare del far politica.
Oggi al contrario viene esaltato come partecipazione e nulla vale se il Congresso viene convocato alle ore 18.00 con prevista votazione alle 19.00, e se inizi con una presenza di 20 compagni e se all'ora di inizio delle votazioni arrivano in 380 (chiedo se questa sia da considerarsi partecipazione o una anomalia e come tale valutata).
Si, credo che questo è un problema politico di cultura politica di etica e morale per chi è comunista e tale intende restare.
La voglia di vincere alla base dell'autocandidatura a Segretario è stata motivo che ha trasformato il Congresso in contesa, da sede di confronto politico a quella per un referendum sul Segretario.
Così si è fatto venir meno la soglia della solidarietà e dell'interesse comune ed affermata la concezione americanizzante del far politica con relativa claque esterna al Partito dotata di grandi mezzi per influire sulla decisione dello stesso.
Se rispetto ai 2800 circoli esistenti i problemi dei ricorsi riguardano essenzialmente alcuni circoli, ed in particolare al Sud in 3 Regioni - Puglia, Calabria, Campania - per "l'esplosione di nuove iscrizioni" tanto da registrare proporzionalmente più iscritti che voti e per votare la stessa mozione, questa è da considerarsi anomalia o no?
Aurelio Crippa

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Caro direttore,presumo che l\'articolo in prima pagina non firmato sia opera tua, lo \"stile\" e lo spirito partigiano sono inconfondibili, devo ammettere, che esattamente come fa il nostro presidente del consiglio, così ultimamente fa Liberazione, cioè si prodiga nel mistificare la realtà (penosa) con argomenti curiosi.
E\' evidente a tutti, che in alcune zone del sud queste truppe comuniste dell\'ultima ora siano perlomeno una sorpresa, che ci sia tanta \"ansia\" di voler contribuire al dibattito del PRC è stupefacente, che tutte queste persone non abbiano dato un contributo pari alla loro attuale foga nella battaglia elettorale è strano, come strano è, vedere che in alcune zone Vendola e compari abbiano quasi più tessere che voti.
Basterebbe tutto ciò per argomentare in senso contrario da come tu, caro direttore hai fatto stamattina se poi aggiungiamo, che nel caso di Reggio non c\' erano neanche fisicamente le tessere è difficile capire come il giornale di tutti non faccia il minimo richiamo alle regole che tutti hanno concordato.
Si poteva pensare (e magari mettere nel conto) di arrivare alla fine dei propri giorni non comunista, ma addirittura crepare democristiano mi sembra troppo!!!!!

Alberto Larghi circolo di Rho

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Anche la democrazia ha le sue regole, ma di questo, Liberazione, non sembra tenerne conto: ecco la vera vergogna!!
La commissione nazionale per il congresso rappresenta l'insieme del partito ed e' stata eletta per garantire che tutto avvenga con regolarità. Non riconoscere il suo ruolo e le sue deliberazioni rappresenta un atto gravissimo di delegittimazione di tutto il partito. Esprimo pertanto, pieno sostegno al lavoro della suddetta commissione, impegnata a restituire credibilità ad un congresso viziato da irregolarità diffuse soprattutto in alcune regioni. Non accetteremo ulteriori intimidazioni. Liberazione se ne faccia una ragione.

Barracco Luciano
Legnano

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Provo sconcerto per la presa di posizione di Liberazione che, in maniera così arrogante, decide di sostenere l'esito di congressi palesemente irregolari.
Ma ciò che trovo veramente vergognoso è che venga utilizzato l'organo del nostro partito come mezzo per accusare di arrivismo chi invece cerca di fare rispettare la democrazia e la regolarità durante un congresso così combattuto e difficile. Chiedo con forza e convinzione la messa in discussione del ruolo di Sansonetti come direttore di questo giornale.


Iriti Dafne
Legnano

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Compagno Sansonetti, la pazzia è ben altra cosa...è stata pazzia l'esperienza di governo del nostro Partito, perché ci ha clamorosamente allontanati dalla nostra gente- si vedano gli atti ufficiali, partendo dalla prima finanziaria (con il sciagurato comma 1198 della finanziaria per il 2007) del governo Prodi, ai rifinanziamenti alle missioni militari, alla perdita di coerenza costruita giorno dopo giorno nell'esperienze all'interno del Movimento- o all'aver voluto un Congresso strutturato per documenti..
Quello che scrivi tu, lascia allibiti...
Oltre che scorrettamente di parte, lascia intendere che qualcuno vorrebbe un Partito impermeabile, una sorta di "setta" degli eletti (parli di purezza ideologica a nostro parere impropriamente)..ma sai perfettamente che cosi non è..quello che è accaduto nel circolo Gramsci di Reggio Calabria non è nulla di tutto ciò ed indigna oltremodo anche la dichiarazione del compagno Vendola che."sembra che anche nel nostro partito si sia infiltrato un sentimento leghista"..
Indigna perché i Comunisti sono "cittadini del mondo" e nulla ha a che fare con il tema in discussione...
Ripetiamo, quello che è successo scredita il partito e lo avvicina a certe pratiche estranee a noi comunisti..e poi, una domanda compagno Sansonetti..visto che celebriamo oggi, a distanza di poco più di 2 mesi dal risultato elettorale -disastroso per noi comunisti- il congresso.ma dove erano questi compagni?????
Esiste per finire una follia.quella di dare nuovamente credito, strategicamente parlando, ad un gruppo dirigente che è riuscito nel "capolavoro" di buttarci fuori dal parlamento, e quella di non arrivare ad annullare congressi clamorosamente al di fuori delle regole.


Verga Marco iscritto PRC Cinisello B. -Funzionario Fiom Milano
Mey Iolanda iscritta PRC Cinisello B.
Mantovani Alessandra Iscritta PRC Cinisello B.

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NO ALL'ILLEGALITA'
La Redazione

Le anomalie riscontrate in molti congressi di circolo - ampiamente denunciate con lettere e ricorsi in questi giorni - trovano conferma nella decisione della Commissione nazionale per il Congresso di invalidare il congresso del circolo di Reggio Calabria centro perché i partecipanti non risultano iscritti al Partito. E' stata violata quindi una norma fondamentale del regolamento congressuale e dello stesso statuto di Rifondazione comunista.
In questo momento di difficile dibattito interno, non iscritti hanno tentato di viziare l'andamento del Congresso.
Tutto ciò è molto grave.
E' gravissimo che si permetta a non iscritti di partecipare ai nostri congressi.
Comportamenti di questo tipo, avallati da dirigenti nazionali con inviti alla disobbedienza delle regole comuni, si pongono in contrasto con quella che dovrebbe essere la diversità dei comunisti.
I comunisti devono tornare ad essere esempio per tutti, anche a partire dai comportamenti tra compagne/i.
I congressi falsati, tipici dei peggiori partiti della prima Repubblica, sono sempre stati estranei alla storia e alla cultura delle/dei comuniste/i.
E' inoltre politicamente immorale che il giornale del Partito, Liberazione, pubblichi in prima pagina un violentissimo attacco alle regole comuni, alle decisioni della Commissione nazionale per il Congresso e ai militanti di tutte le mozioni diverse dalla 2. Tutte quelle mozioni che hanno deciso di far applicare il regolamento, annullando il congresso di Reggio Calabria centro, viziato da gravissime irregolarità.
E' vergognoso che Liberazione fornisca una visione distorta e fuorviante dei fatti. Liberazione, deve essere il quotidiano di tutto il Partito, indipendentemente dalle mozioni e dalle proposte politiche oggetto del nostro dibattito, e non può essere né il megafono della mozione 2 né una clava da utilizzare contro gli altri compagni.
La partecipazione va benissimo, ben venga, ma quella vera, reale, non indotta da strani meccanismi e nel pieno rispetto delle regole.
Nel caso di Reggio Calabria, ma ci sarebbe tanti altri esempi, non si può non notare come le tessere del Partito tendano a coincidere con i voti per la Sinistra Arcobaleno.
E' questa sarebbe la tanto enfatizzata partecipazione? Non si capisce o non si vuol capire che dietro c'è qualcosa di innaturale?
Reputiamo infine vergognose e respingiamo le accuse di antimeridionalismo rivolte alle compagne/i della mozione 1.
Sono stati riscontrati e sollevati dei problemi rispetto ad alcune federazioni del Sud. Se fossero avvenute le stesse violazioni al Nord o al Centro le avremmo denunciate con lo stesso vigore.
Non lo dobbiamo ricordare noi: al Sud ci sono tante/i compagne che si battono per un'alternativa di società, scontrandosi quotidianamente con coraggio e passione con mafie e potentati di vario tipo.
Ora si rispettino le regole e si annullino, come è stato sempre fatto anche nei precedenti congressi, tutti quei congressi viziati da gravi irregolarità.

La redazione de "Il Saper Fare"

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